YouTube pieno di tutorial su RAT che spiano via webcam

Sommario
- YouTube pieno di tutorial su RAT malware progettati per spiare tramite webcam - Adam Benson ha scoperto migliaia di video che insegnano a wannabe hacker come accedere facilmente alle webcam e ai computer delle vittime.
YouTube pieno di tutorial su RAT malware progettati per spiare tramite webcam
Adam Benson ha scoperto migliaia di video che offrono tutorial online per aspiranti criminali su come ottenere l’accesso a webcam e computer delle vittime
Se non conosci il problema della “schiavitù della webcam” o l’”emergenza RAT su YouTube”, questo articolo è per te. La Digital Citizens Alliance, un’organizzazione statunitense no-profit che si occupa di sicurezza online, ha individuato migliaia di video su YouTube che insegnano passo passo come controllare da remoto webcam e computer delle vittime.
Questi tutorial mostrano come installare e usare un trojan chiamato Remote Access Trojan (RAT). I video possono essere incredibilmente dettagliati: mostrano come ottenere l’accesso, accendere la webcam, registrare, e perfino come interagire con la vittima. Alcuni video sono stati visti decine di migliaia di volte prima di essere rimossi.
Important: il problema principale non è il RAT — i RAT esistono da anni — ma la disponibilità di tutorial pratici e facili da seguire che abbassano la barriera d’ingresso per attori malintenzionati.
Come funziona un RAT in breve
Definizione: un Remote Access Trojan (RAT) è un tipo di malware che fornisce a un attaccante accesso remoto e controllo su un computer infetto.
- L’attaccante convince o induce la vittima a eseguire un file o un allegato compromesso.
- Il RAT si installa e apre una sessione remota (backdoor) verso l’attaccante.
- L’attaccante può accendere la webcam, catturare immagini/video, copiare file, registrare tasti, e muoversi nella rete locale.
Questo modello operativo è semplice: guadagnare accesso → mantenere il controllo → sfruttare le informazioni o ricattare la vittima.
Casi e impatti riportati
La Digital Citizens Alliance ha trovato video con contenuti disturbanti. Un esempio citato mostrava musica romantica e una donna inconsapevole che veniva ripresa in camera. Quel video aveva quasi 37.000 visualizzazioni prima della rimozione.
Sono emersi anche forum dove gli accessi vengono venduti: offerte pubblicate con frasi come “100 slave in vendita” e prezzi che, sorprendentemente, partono da cifre molto basse (ad es. pochi dollari per accessi di base). In alcuni casi gli aggressori hanno ricattato le vittime minacciando di pubblicare immagini private se non avessero inviato materiale compromettente.
Caso noto: nel 2013 l’ex Miss Teen USA Cassidy Wolf fu vittima di “ratting”: il suo computer fu compromesso e l’attaccante la osservò per mesi, poi minacciò di divulgare contenuti se non avesse soddisfatto richieste estorsive. L’aggressore fu poi arrestato dopo la segnalazione alle autorità.
Come gli attaccanti monetizzano gli accessi
- Vendita diretta dell’accesso su forum e mercati clandestini.
- Estorsione e sextortion: minacce di pubblicazione di materiale privato.
- Contenuti per “soddisfare” clienti paganti (es. richieste mirate a immagini o stream).
- Uso degli accessi per spionaggio o furto di informazioni utili per frodi.
Note: la presenza di pubblicità legittime prima o durante alcuni tutorial crea un problema reputazionale per gli inserzionisti, che vedono i loro brand associati a contenuti criminali.
Quando questi tutorial falliscono o non funzionano
- Quando la vittima usa un sistema con patch aggiornate e antivirus efficaci, molte tecniche di infezione falliscono.
- Le tecniche che richiedono l’interazione dell’utente (es. apertura di allegati) non funzionano con utenti attenti e con policy aziendali rigide.
- Sistemi con monitoraggio EDR o protezione di rete possono rilevare comportamenti anomali (connessioni verso server C2) e bloccarli.
Questi sono esempi di mitigazione: non eliminano il rischio ma riducono significativamente la probabilità di successo dell’attacco.
Come riconoscere una possibile compromissione della webcam
Segnali di compromissione:
- Il LED della webcam si accende senza tua interazione.
- App o processi sconosciuti accedono alla webcam o al microfono.
- Attività di rete sospetta dal tuo dispositivo verso indirizzi IP o domini insoliti.
- File o registrazioni nuove nella cartella video o temporanea.
- Messaggi di estorsione che suggeriscono che qualcuno ti sta osservando.
Strumenti diagnostici: usa il Task Manager/Monitor attività per processi sospetti, controlla le autorizzazioni delle app e analizza i log di rete.
Misure pratiche per utenti e famiglie (checklist)
- Mantieni sistemi operativi e software aggiornati.
- Usa un antivirus/antimalware aggiornato e attiva la protezione in tempo reale.
- Disabilita la webcam quando non la usi o usa una copertura fisica (cover).
- Non aprire allegati o link sospetti, specialmente da mittenti non verificati.
- Controlla e limita le autorizzazioni delle app alla webcam e al microfono.
- Usa l’autenticazione a più fattori (MFA) per gli account critici.
- Esegui backup regolari dei tuoi dati.
Suggerimento pratico: una striscia di nastro opaca o una copertura a scorrimento è economica e affidabile per bloccare la vista della webcam.
Checklist per professionisti IT e team SOC
- Implementare EDR e monitoraggio delle anomalie (per es. accessi inusuali a webcam o processi con privilegi elevati).
- Bloccare connessioni verso domini e server notoriamente usati come command-and-control (C2) quando possibile.
- Definire policy di restrizione esecuzione (applocker, whitelist) per software non autorizzato.
- Fornire formazione anti-phishing e simulazioni regolari per dipendenti.
- Preparare un playbook di risposta agli incidenti che includa isolare il dispositivo e preservare le prove digitali.
Playbook rapido di risposta a una infezione da RAT
- Isolare il dispositivo: scollegalo dalla rete.
- Conservare prove: acquisire memoria e immagine disco se possibile.
- Identificare la via di infezione: controllare email, download e processi sospetti.
- Rimuovere l’infezione: usare strumenti di rimozione affidabili o reinstallare il sistema.
- Cambiare credenziali: forzare reset di password e revocare token.
- Notificare le persone impattate e, se necessario, le autorità competenti.
- Revisionare le policy e rafforzare le difese per prevenire ricadute.
Important: se sei vittima di estorsione, non rispondere né pagare senza consultare le forze dell’ordine: pagare non garantisce la rimozione delle immagini o l’interruzione dell’abuso.
Come sono strutturati i tutorial e perché sono pericolosi
I video tutorial analizzati non soltanto mostrano il software RAT, ma spesso forniscono:
- Link a strumenti e builder di RAT.
- Comandi precisi per configurare server e backdoor.
- Metodi per eludere antivirus e creare payload difficili da rilevare.
- Suggerimenti su come ricattare le vittime e usare forum per vendere accessi.
Questa combinazione di istruzioni pratiche e strumenti riduce la soglia tecnica necessaria per commettere reati.
Alternative e misure pro-attive
- Piattaforme: chiedere a piattaforme come YouTube di adottare moderazione umana per contenuti chiaramente criminali.
- Tecnologia: sviluppo di sistemi di rilevamento automatizzato per pattern di didattica criminale (es. video che mostrano link a tool di controllo remoto).
- Educazione: campagne di sensibilizzazione su phishing, ransomware e controllo remoto.
Glossario rapido
- RAT: Remote Access Trojan, malware per controllo remoto.
- C2: Command-and-Control, infrastruttura che comanda i sistemi infetti.
- EDR: Endpoint Detection and Response, tecnologia di rilevamento sugli endpoint.
Note legali e privacy
Se ritieni di essere stato spiato, documenta le evidenze e contatta le autorità locali. In molte giurisdizioni la registrazione o la diffusione di immagini intime senza consenso è un reato. Valuta anche obblighi di notifica se si tratta di dati personali gestiti da un’organizzazione soggetta a normative come il GDPR.
Cosa può fare YouTube e gli inserzionisti
La responsabilità è condivisa: le piattaforme devono migliorare la moderazione per contenuti che istruiscono alla criminalità; gli inserzionisti dovrebbero monitorare i posizionamenti per evitare associazioni dannose.
Benson (ricercatore) chiede team umani dedicati per rivedere questi video. YouTube sostiene di rimuovere i contenuti segnalati che violano le norme, ma la moderazione reattiva non sempre è sufficiente.
Domande frequenti
Q: I RAT sono sempre difficili da rimuovere? A: Non sempre; alcuni RAT vengono eliminati da antivirus aggiornati, altri richiedono interventi più profondi come il ripristino del sistema.
Q: Coprire la webcam è sufficiente? A: Coprire la webcam previene la ripresa visiva ma non impedisce la raccolta di dati o lo spionaggio via microfono. È una misura semplice e utile, ma non esaustiva.
Q: Cosa fare se ricevo una richiesta di estorsione? A: Non inviare materiale. Conserva le prove, scollega i dispositivi e contatta le autorità.
Riepilogo
- Migliaia di tutorial su YouTube abbassano la soglia d’ingresso per attacchi con RAT.
- Gli attaccanti monetizzano vendendo accessi e praticando sextortion.
- Proteggiti con aggiornamenti, antivirus, copertura fisica della webcam e pratiche anti-phishing.
- Le piattaforme dovrebbero aumentare la moderazione e gli utenti segnalare contenuti illegali.
Important: la difesa digitale è sia tecnica che comportamentale. Prendere misure semplici oggi può prevenire danni duraturi domani.
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