Keylogger: cosa sono, come funzionano e come difendersi

Introduzione
Un keylogger è uno strumento che registra l’attività di un sistema informatico: digitazioni, clic e talvolta schermate. Esistono soluzioni legittime e soluzioni usate per scopi illeciti. Capire come funzionano, come identificarli e come difendersi è essenziale per utenti domestici, genitori e amministratori IT.
Cosa sono i keylogger
Un keylogger può essere un programma software o un piccolo dispositivo hardware collegato alla macchina. Registra eventi in tempo reale e li inoltra a chi lo controlla, oppure li conserva localmente per un recupero successivo.
Definizione rapida: programma o dispositivo che cattura sequenze di tasti, eventi del mouse e spesso screenshot.
Tipi di keylogger
- Software: applicazioni installate sul sistema operativo. Possono operare come servizi nascosti, driver o estensioni del browser.
- Hardware: mini dispositivi inseriti fra tastiera e computer o moduli nascosti all’interno del dispositivo. Funzionano indipendentemente dal sistema operativo.
Come funzionano i keylogger
- Installazione o connessione: un attaccante installa il software con un installer, phishing o sfruttando una vulnerabilità. Un hardware viene fisicamente collegato.
- Registrazione: il keylogger intercetta le chiamate di input del sistema e salva sequenze di tasti, clic e talvolta screenshot.
- Trasmissione o storage: i dati possono essere inviati via rete a un server remoto, inoltrati via email o salvati localmente su file che poi vengono raccolti.
- Azione dell’attaccante: con credenziali e altri dati raccolti, l’attaccante può accedere ad account online, servizi bancari, e-mail e social.
Importante: molti antivirus classificano i keylogger software come trojan o spyware, ma alcuni prodotti legittimi possono avere funzioni simili per monitoraggio autorizzato.
Usi legittimi e abusi
Usi legittimi:
- Monitoraggio aziendale su dispositivi aziendali per sicurezza e conformità.
- Controllo parentale per monitorare l’attività online dei minori.
- Analisi forense e raccolta di prove in ambienti controllati.
Abusi comuni:
- Furto di credenziali e dati bancari.
- Spionaggio di email e conversazioni private.
- Violazione della privacy per scopi estorsivi o di ricatto.
Come si diffondono e dove si scaricano
Esistono keylogger legittimi a pagamento e free distribuiti da venditori di software di monitoraggio. Gli abusi provengono da build malevole distribuite tramite:
- Email di phishing con allegati compressi (ZIP, RAR).
- Allegati in messaggi o link su social.
- Installazione fisica di dispositivi su computer incustoditi.
- Software pirata o crack che includono componenti malevoli.
Nota: comprimere un eseguibile in un file .zip non lo rende sicuro. Gli antivirus eseguono analisi su contenuti compressi.
Come rilevare un keylogger
Segni comuni:
- Prestazioni rallentate del sistema.
- Processi sospetti in Gestione attività o servizi non riconosciuti.
- Traffico di rete non spiegato verso domini sconosciuti.
- File con nomi strani o cartelle nascoste.
- Comportamento di accesso inusuale negli account online.
Controlli pratici:
- Aprire Gestione attività e cercare processi sconosciuti o con nomi ambigui.
- Usare strumenti antimalware aggiornati per scansione completa.
- Monitorare connessioni di rete attive con strumenti di rete.
- Verificare dispositivi fisici collegati alla porta USB o PS/2.
Come rimuovere un keylogger passo per passo
Mini-metodologia: isolamento, analisi, rimozione, verifica.
- Isolare il dispositivo: disconnettere dalla rete e sospendere attività online.
- Avviare in modalità provvisoria con rete disabilitata.
- Scansione completa con un antivirus aggiornato e uno scanner antimalware secondario.
- Rimuovere i file identificati e pulire le chiavi di avvio automatico.
- Cambiare tutte le password da un dispositivo sicuro (non compromesso).
- Verificare le attività di accesso sugli account critici e abilitare l’autenticazione a due fattori.
- Se è hardware, ispezionare fisicamente le connessioni della tastiera e rimuovere il dispositivo.
Se non si è sicuri, rivolgersi a un professionista di sicurezza o al reparto IT.
Prevenzione e hardening della sicurezza
Checklist di difesa:
- Tenere sistema operativo e software aggiornati.
- Usare antivirus e antimalware con firme aggiornate.
- Abilitare l’autenticazione a due fattori su account critici.
- Non aprire allegati compressi o eseguibili da fonti non fidate.
- Evitare l’uso di software pirata e scaricare solo da siti ufficiali.
- Usare password manager per evitare la digitazione manuale di password critiche.
- Considerare tastiere virtuali per operazioni bancarie sensibili, se il rischio è elevato.
- Implementare controllo fisico sugli accessi alle postazioni aziendali.
Sicurezza aggiuntiva per ambienti aziendali:
- Monitorare e bloccare traffico verso domini sospetti con firewall e proxy.
- Implementare whitelisting delle applicazioni su endpoint sensibili.
- Log centralizzati e analisi SIEM per individuare pattern anomali.
Importante: nessuna singola misura è perfetta. La difesa efficace combina più livelli.
Ruoli e checklist mirate
Utente domestico:
- Aggiornare antivirus e sistema.
- Non aprire allegati sospetti.
- Usare password manager e 2FA.
Genitore:
- Configurare controlli parentali ufficiali.
- Informare i figli sui rischi del download di app sconosciute.
- Controllare periodicamente i dispositivi e le connessioni USB.
Amministratore IT:
- Implementare politiche di patching centralizzate.
- Eseguire scansioni regolari degli endpoint.
- Monitorare i log e bloccare software non autorizzato.
Quando i keylogger falliscono o non sono efficaci
- Se la tastiera è sostituita da un input vocale o da un password manager che non invia i tasti.
- Se l’attività è cifrata end-to-end e l’attaccante non può intercettare le tastiere virtuali protette.
- Se il dispositivo è isolato fisicamente e non connette mai a reti esterne.
Queste condizioni riducono l’efficacia dei keylogger ma non eliminano altri vettori di compromissione.
Alternative al keylogging per monitoraggio legittimo
- Soluzioni EDR (Endpoint Detection and Response) per controllo e rilevamento in tempo reale.
- Software di controllo remoto con consenso esplicito e policy chiare.
- Proxy di rete e filtraggio URL per monitorare il traffico web.
- Sistemi DLP (Data Loss Prevention) per prevenire l’esfiltrazione di dati sensibili.
Risposta a un incidente con keylogger: playbook sintetico
- Contenimento: isolare macchina dalla rete.
- Analisi: identificare processo o dispositivo e raccogliere indicatori di compromissione.
- Epurazione: rimuovere malware o dispositivo hardware.
- Recupero: reinstallare sistema se necessario e cambiare credenziali.
- Lezione appresa: documentare la causa e migliorare le policy di sicurezza.
Casi d’uso pratici e limiti etici
Monitorare un dipendente senza consenso può essere illegale. Nei contesti aziendali con consenso e policy trasparenti, il monitoraggio può essere legittimo. Nei rapporti familiari, il dialogo e l’educazione sono spesso soluzioni migliori del monitoraggio segreto.
Glossario rapido
- Keylogger: strumento che registra input da tastiera e mouse.
- EDR: endpoint detection and response.
- 2FA: autenticazione a due fattori.
Note finali e raccomandazioni
- Mantieni antivirus aggiornato e imparare a riconoscere i segnali di compromissione.
- Non usare software non verificato e evita allegati compressi da mittenti sconosciuti.
- In caso di dubbio, isolare il dispositivo e chiedere supporto specialistico.
Sommario
- I keylogger possono essere software o hardware e sono usati sia per scopi legittimi sia per crimini.
- La difesa si basa su aggiornamenti, antivirus, 2FA e pratiche di comportamento digitale sicuro.
- Se scopri un keylogger, isola il dispositivo, effettua scansione e cambia le password da un dispositivo sicuro.
Importante: la privacy è un diritto. L’uso non autorizzato di strumenti di sorveglianza può avere conseguenze legali.
Materiali simili

Foto profilo personalizzata su Netflix — Guida
Mostrare account Amministratore su Windows

Guardare serie TV senza abbonamento

Errore PLUM in Destiny 2: cause e soluzioni

Modulo statistics in Python: guida pratica
