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Nascondere dettagli utente nella schermata di accesso Windows 10

5 min read Windows 10 Aggiornato 21 Oct 2025
Nascondere dettagli utente nella schermata di accesso Windows 10
Nascondere dettagli utente nella schermata di accesso Windows 10

Perché farlo

Nascondere i dettagli utente aumenta la privacy e riduce le informazioni esposte su macchine condivise o pubbliche. Non cambia le credenziali richieste per l’accesso: gli utenti devono comunque conoscere il nome utente e la password per autenticarsi.

Importante: eseguire un backup del Registro di sistema prima di modificarlo. Se non sei sicuro, crea un punto di ripristino di sistema.

1. Usare Editor Criteri di Gruppo (Pro/Enterprise)

  1. Premi Win + R, digita gpedit.msc e premi Invio.

Esegui gpedit.msc con Win+R

  1. Nell’Editor Criteri di Gruppo vai a: Computer Configuration -> Windows Settings -> Security Settings -> Local Policies -> Security Options.

Percorso nell'Editor Criteri di Gruppo che mostra Security Options

  1. Trova la voce “Interactive Logon: Display user information when the session is locked” e fai doppio clic.

Selezione dell'opzione per mostrare informazioni utente sulla schermata bloccata

  1. Nel menu a tendina seleziona “Do not display user information” e clicca su OK.

Impostazione per non visualizzare informazioni utente

  1. Poi trova “Do not display last user name”, fai doppio clic e imposta su “Enabled”. Salva con OK.

Impostazione Enabled per non visualizzare ultimo nome utente

  1. Riavvia il sistema. Dopo il riavvio non vedrai più l’ultimo nome utente, l’indirizzo email né l’immagine dell’account nella schermata di accesso o di blocco.

Schermata di accesso con dettagli utente nascosti

Note: questa procedura rimuove anche l’immagine dell’account dalla schermata di accesso.

2. Usare l’Editor del Registro (Home)

Se usi Windows 10 Home, l’Editor Criteri di Gruppo non è disponibile. Puoi ottenere lo stesso risultato modificando il Registro.

  1. Fai un backup del Registro: in regedit seleziona File -> Esporta e salva una copia.
  2. Premi Win + R, digita regedit e premi Invio per aprire l’Editor del Registro.

Esegui regedit con Win+R

  1. Naviga fino a:
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\System

Percorso in Registro verso la chiave System

  1. Sul pannello destro trova il valore dontdisplaylastusername. Se esiste, fai doppio clic e cambia il valore da 0 a 1. Clicca OK.

Imposta dontdisplaylastusername a 1

  1. Se il valore dontdisplaylastusername non esiste, crealo: clic destro sul pannello destro -> New -> DWORD (32-bit) Value. Assegna il nome dontdisplaylastusername e impostalo a 1.

Creazione nuovo DWORD nel Registro

  1. Per nascondere le informazioni quando la sessione è bloccata, crea un nuovo DWORD, rinominalo in DontDisplayLockedUserID e imposta il valore a 3.

Rinomina nuovo valore in DontDisplayLockedUserID

Imposta DontDisplayLockedUserID a 3

  1. Riavvia il PC. Le modifiche saranno attive e i dettagli utente non saranno visibili.

Ripristino

Per tornare alla situazione precedente:

  • Imposta dontdisplaylastusername su 0 oppure elimina la voce.
  • Elimina DontDisplayLockedUserID oppure imposta il valore su 0.
  • Riavvia.

Checklist rapida prima di procedere

  • Hai un punto di ripristino del sistema.
  • Hai esportato il Registro (File -> Esporta).
  • Sai quale account locale o Microsoft user occorre usare dopo il cambiamento.
  • Hai comunicato la modifica agli utenti del dispositivo, se necessario.

Casi di test e criteri di accettazione

Casi di test (sintetici):

  • Login dopo riavvio: la schermata mostra solo il campo nome utente vuoto o richieste di credenziali, senza nome o email.
  • Schermata di blocco: non mostra informazioni dell’utente né immagine account.
  • Account locale vs Microsoft: entrambi i tipi non devono mostrare email o ultimo nome utente.

Criteri di accettazione:

  • L’utente non visualizza il nome, l’email o l’immagine account sulla schermata di accesso e di blocco.
  • Le funzionalità di accesso non sono alterate: è ancora possibile effettuare login con credenziali corrette.

Quando questa procedura potrebbe fallire o non essere adatta

  • Se un dominio Active Directory o GPO aziendale sovrascrive le impostazioni, le modifiche locali possono essere ignorate.
  • Software di gestione endpoint (MDM) potrebbe ripristinare le policy.
  • Alcune versioni OEM o build modificate di Windows potrebbero comportarsi diversamente.

Alternative e suggerimenti

  • Usa un account locale senza email per ridurre le informazioni visibili senza modificare policy.
  • Configura BitLocker e un account amministratore separato per gestire dispositivi condivisi.
  • Per ambienti aziendali, applica le impostazioni centralmente via GPO per coerenza.

Note sulla privacy e GDPR

Nascondere informazioni come nome ed email migliora la privacy sui dispositivi condivisi e pubblici. Questa operazione agisce solo sull’interfaccia di accesso: non cancella dati personali. Assicurati che la gestione degli account e delle credenziali rispetti le policy aziendali e i requisiti di protezione dei dati locali.

Rollback rapido (runbook)

  1. Apri gpedit.msc o regedit a seconda del metodo usato.
  2. Ripristina le impostazioni a “Not configured” o 0 per i valori modificati.
  3. Riavvia il computer.
  4. Se qualcosa va storto, usa il punto di ripristino creato prima delle modifiche.

Controllo di qualità e responsabilità

  • Esegui le modifiche durante una finestra di manutenzione programmata.
  • Verifica con più account (utente locale e Microsoft) dopo il riavvio.
  • Comunica agli utenti le modifiche e fornisci istruzioni per il login se necessario.

Glossario rapido

  • GPO: Group Policy Object, strumento per impostare policy centralizzate su Windows.
  • Registro: Database di configurazione di Windows raggiungibile con regedit.
  • DWORD: Tipo di valore numerico nel Registro di sistema.

Conclusione

Nascondere i dettagli utente dalla schermata di accesso di Windows 10 è semplice sia su Pro/Enterprise (GPO) sia su Home (Registro). Ricorda di fare un backup del Registro o un punto di ripristino, testare con diversi account e avere un piano di rollback. Questa modifica migliora la privacy, ma non sostituisce altre misure di sicurezza come password forti e gestione centralizzata delle policy.

Se hai provato la procedura, lascia un commento con la tua esperienza o eventuali problemi riscontrati.

Autore
Redazione

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