Creare un VHD in Windows: guida pratica

Creare un VHD (Virtual Hard Disk) in Windows è semplice: si usa Gestione computer e Gestione disco per creare, inizializzare e formattare il file VHD. Questa guida mostra i passaggi, illustra vantaggi, alternative, problemi comuni e fornisce checklist e procedure rapide per amministratori e utenti.
Introduzione
Sin da Windows 7 Microsoft ha integrato funzioni per creare e gestire file VHD direttamente dal sistema operativo. Un VHD è un file contenitore che replica la struttura e il comportamento di un disco fisico. Può essere conservato in qualsiasi percorso del disco e viene largamente usato in ambienti server e di virtualizzazione come disco per macchine virtuali. Rispetto alle partizioni fisiche, i VHD offrono maggiore flessibilità e portabilità.
Definizione rapida: un VHD è un singolo file che contiene file system, tabelle e dati come un disco fisico.
Vantaggi principali dei VHD
- Non è necessario partizionare l’hard disk fisico.
- È possibile creare volumi dinamici: lo spazio del VHD cresce solo quando si aggiungono file.
- I VHD, essendo singoli file, sono facili da copiare e fare backup.
- Si può installare un sistema operativo in un VHD e avviare in dual boot senza riservare grandi porzioni di disco fisico.
- Eliminando il file VHD si recupera spazio senza operazioni complesse di ridimensionamento delle partizioni.
- I VHD sono supportati su Windows, Linux e macOS e possono essere montati come dischi fisici.
- Possono essere condivisi in rete o montati da percorsi di rete a seconda dei permessi.
Quando un VHD è la scelta giusta
- Hai bisogno di un disco isolato per testare software o aggiornamenti.
- Vuoi una soluzione portabile per backup o distribuzione di immagini.
- Desideri avviare sistemi alternativi senza modificare il layout delle partizioni fisiche.
Quando evitare i VHD
- Quando necessiti delle massime prestazioni I/O per database o applicazioni di produzione: un disco fisico dedicato o uno storage SAN è preferibile.
- Se il tuo software non supporta file system virtualizzati o richiede accesso diretto al disco.
- Quando lo spazio residente è critico e non vuoi dipendere da un singolo file contenitore.
Panoramica delle alternative
- VHDX: formato più recente per Windows con miglior resilienza e supporto per dischi più grandi. Scegli VHDX se usi Windows Server o Hyper-V e hai grandi volumi.
- Partizioni fisiche: migliori prestazioni e compatibilità totale, ma meno flessibili.
- Container o immagini sparse (es. QCOW2, RAW): usati in ambienti Linux/VM; QCOW2 offre funzionalità avanzate come snapshot.
Importante: per scelta di compatibilità con altri sistemi e vecchie versioni di Windows, il formato VHD rimane utile. Per nuove installazioni Hyper-V considerare VHDX.
Creazione di un VHD in Windows: procedura dettagliata
Prerequisiti: account con privilegi di amministratore.
- Aprire Strumenti di amministrazione dal menu Start e selezionare Gestione computer.
- Nella finestra Gestione computer, sulla barra laterale sinistra espandere Archiviazione e selezionare Gestione disco.
- Fare clic destro su Gestione disco e selezionare Crea VHD.
- Si aprirà la finestra Crea e collega VHD. Premere Sfoglia per scegliere la cartella e il nome del file VHD. Scegliere la dimensione del VHD in MB, GB o TB. Nell’esempio viene creato un VHD da 3 GB.
- Formato: lasciare il formato VHD per compatibilità, oppure usare VHDX se disponibile e desiderato.
- Tipo: scegliere Dimensione fissa per allocazione immediata o Dinamico per crescita on demand. Per test e risparmio iniziale scegliere Dinamico.
- Dopo la creazione, il VHD apparirà nell’elenco di Gestione disco come disco non inizializzato. Fare clic destro sul nome del disco e selezionare Inizializza.
- Nella finestra Inizializza disco mantenere le opzioni predefinite (MBR o GPT a seconda delle necessità) e procedere.
- Dopo l’inizializzazione, fare clic destro sul disco e selezionare Nuovo volume semplice per lanciare la procedura guidata di creazione del volume.
- Seguire la procedura guidata: scegliere la dimensione del volume, assegnare la lettera di unità desiderata o usare quella predefinita, e scegliere il file system (di norma NTFS). Confermare e terminare la procedura.
- Al termine vedrai il VHD nel pannello di Gestione disco come volume attivo. Windows monterà automaticamente il VHD; potrai vederlo in Esplora file con la lettera che hai assegnato.
- Per smontare il VHD: fare clic destro sull’unità in Esplora file o nel nodo Gestione disco e scegliere Espelli. Per rimontare manualmente, individuare il file VHD nel percorso in cui lo hai salvato e fare doppio clic sul file.
Suggerimenti pratici e best practice
- Backup: copia il file VHD quando la macchina virtuale o il volume è spento per garantire coerenza dei dati.
- Prestazioni: i dischi dinamici possono frammentarsi; valutare la deframmentazione o la conversione in dimensione fissa per carichi intensi.
- Posizione: colloca i file VHD su dischi con spazio sufficiente e prestazioni adeguate. Evita di usare unità di sistema con poco spazio libero.
- Sicurezza: applica permessi NTFS e, se necessario, cifra il volume con BitLocker.
Nota: se intendi usare il VHD su sistemi diversi, verifica compatibilità del formato (VHD vs VHDX) e del file system.
Checklist rapida per creare un VHD (amministratori)
- Verificare privilegi di amministratore.
- Scegliere percorso e nome file VHD.
- Decidere formato (VHD o VHDX) e tipo (dinamico o fisso).
- Inizializzare il disco (MBR o GPT).
- Creare e formattare il volume (NTFS o ReFS se supportato).
- Assegnare lettera di unità e verificare il montaggio.
- Eseguire backup del file VHD con il VM offline o il volume smontato.
Procedura rapida per rollback e rimozione
- Smontare il VHD tramite Gestione disco o Esplora file.
- Se si desidera recuperare spazio, eliminare il file VHD dal percorso scelto.
- Se la cancellazione è stata accidentale, tentare il ripristino da backup o utilizzare strumenti di ripristino file, tenendo presente che il recupero non è garantito.
Esempi di fallimento e come diagnosticarli
- VHD non si monta: controllare che il file non sia corrotto e che non ci siano permessi in conflitto.
- Volume non inizializzabile: verificare che il file non sia aperto da un’altra istanza o che non ci siano lock del sistema.
- Prestazioni scadenti: verificare I/O del disco fisico, utilizzo di disco dinamico e frammentazione.
1 riga di glossario
- VHD: file Virtual Hard Disk che replica un disco fisico all’interno di un singolo file.
Riepilogo
- Il VHD è una soluzione pratica per test, backup, dual boot e portabilità di dischi.
- Usare Gestione computer e Gestione disco per creare, inizializzare e formattare un VHD.
- Preferire VHDX o dischi fisici per carichi di produzione ad alta intensità di I/O.
Importante: eseguire sempre backup prima di eliminare o modificare VHD che contengono dati critici.
Grazie per aver letto. Se hai esperienze o domande pratiche su creazione, montaggio o utilizzo di VHD in Windows, condividile nei commenti.
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