Come aggiornare Fedora all'ultima versione
Aggiornare Fedora è possibile in modo semplice e sicuro usando il tool preupgrade o il DVD/ISO ufficiale. Eseguire sempre un backup completo, disabilitare repository di terze parti prima dell’upgrade e seguire la checklist di controllo post-aggiornamento.

Questa guida spiega le due modalità principali per aggiornare una installazione Fedora: tramite il tool preupgrade o usando il DVD/ISO della release desiderata. Troverai passaggi operativi, consigli pratici, controesempi quando l’upgrade fallisce e checklist per desktop e server.
Perché aggiornare
Aggiornare Fedora ti porta nuove funzionalità (per esempio GNOME aggiornato, bootloader aggiornato, file system più moderni) e aggiornamenti di sicurezza. Molte release introducono cambiamenti che migliorano stabilità e prestazioni.
Nota: nella comunità Linux si consiglia spesso una reinstallazione pulita invece dell’upgrade. Un’installazione pulita rimuove pacchetti obsoleti e configurazioni residue. Tuttavia, se desideri mantenere applicazioni e configurazioni, l’upgrade rimane una scelta valida e, storicamente, Fedora gestisce bene questo processo.
Preparazione obbligatoria prima dell’upgrade
- Esegui un backup completo dei dati (file personali, configurazioni di servizi, tabelle di partizione). Copia su disco esterno o su cloud.
- Registra la configurazione attuale:
rpm -qa > pacchetti-$(date +%F).txte salva/etc. - Verifica spazio su disco e integrità del filesystem:
df -hesudo fsckse necessario. - Disabilita repository di terze parti (RPM Fusion, repo custom) prima dell’upgrade.
- Aggiorna la release corrente:
sudo dnf upgrade --refresh.
Importante: non saltare il backup. Se l’upgrade fallisce, il backup rimane l’unica via per ripristinare lo stato precedente.
Opzioni principali per l’upgrade
Le due vie raccomandate sono:
- usare il tool
preupgrade(scarica solo i pacchetti necessari e semplifica il processo); - usare il DVD/ISO ufficiale della release (metodo più “completo” e spesso considerato il più affidabile).
Di seguito descrivo entrambi i metodi, i vantaggi e i limiti.
Usare il tool preupgrade
Il tool preupgrade scarica l’installer e i pacchetti necessari e poi avvia un’installazione in-place.
Per installarlo e avviarlo:
sudo dnf install preupgrade
sudo preupgradeSe stai usando una versione di Fedora con yum al posto di dnf, usa sudo yum install preupgrade.
Quando avvii preupgrade si aprirà una finestra che ti chiede quale release vuoi applicare. Puoi includere versioni alpha/beta/rawhide, ma fallo solo se sai cosa stai facendo: non sono release stabili.
preupgrade aggiorna automaticamente i repository (anche quelli personalizzati) per puntare alla nuova release. Dopo il download ti verrà richiesto di riavviare; al boot partirà l’installer che procederà con l’upgrade. Al termine e dopo un altro riavvio troverai il sistema aggiornato con programmi, file e impostazioni intatte.
Pro e contro di preupgrade:
- Pro: scarica solo ciò che serve; semplice da usare; preserva configurazioni e pacchetti installati.
- Contro: in rari casi alcuni pacchetti obsoleti possono causare conflitti. Se riscontri problemi, usa il DVD/ISO o una reinstallazione pulita.
Usare il DVD/ISO della release
Il metodo tradizionale prevede il download dell’ISO ufficiale (DVD o netinst) e la scrittura su DVD o su una chiavetta USB avviabile.
- Scarica l’ISO ufficiale dal sito di Fedora.
- Scrivi l’ISO su una chiavetta (
sudo dd if=Fedora.iso of=/dev/sdX bs=4M status=progressoppure usa strumenti grafici come Fedora Media Writer). - Avvia il sistema da USB/DVD.
- L’installer rileverà l’installazione esistente e proporrà l’opzione di upgrade. Seleziona “Upgrade” e procedi.
Pro e contro del DVD/ISO:
- Pro: metodo completo che spesso risolve conflitti gravi; non dipende da repository configurati nel sistema corrente.
- Contro: richiede download dell’intera immagine; occorre creare supporto avviabile; più lento se la connessione è lenta.
Altre scelte sperimentali
Esistono metodi avanzati e meno comuni (es. aggiornamenti tramite tool di gestione dei pacchetti a basso livello o script di terze parti). Non li descriviamo qui: li trovi nella documentazione ufficiale Fedora se vuoi sperimentare.
Quando l’upgrade può fallire o dare problemi
- Presenza di repository di terze parti non aggiornati può bloccare pacchetti.
- Modifiche manuali ai file di configurazione critici possono impedire il corretto avvio dei servizi.
- Kernel o driver proprietari incompatibili possono causare problemi di boot.
- Se il sistema è molto personalizzato (software compilato localmente, versioni di librerie non standard), valuta la reinstallazione pulita.
Contromisure:
- Disabilita repo esterni prima dell’upgrade.
- Rimuovi pacchetti obsoleti:
dnf repoquery --extrasednf removequelli sospetti. - Verifica la compatibilità dei driver proprietari (NVIDIA, VirtualBox) con la nuova release.
Checklist rapida pre e post upgrade
Pre-upgrade (sempre):
- Backup completo dei dati.
- Elenco pacchetti installati e copia di /etc.
- Aggiornamento della release corrente (
sudo dnf upgrade --refresh). - Disabilitazione dei repo esterni.
- Verifica spazio disco.
Post-upgrade:
- Controlla lo stato dei servizi:
systemctl --type=service --state=failed. - Reinstalla driver proprietari se necessario.
- Ripristina repo esterni solo quando compatibili con la nuova release.
- Esegui
sudo dnf distro-syncper allineare i pacchetti.
Checklist per ruoli
Desktop user:
- Backup home.
- Disabilita repo extra.
- Test rapido delle applicazioni principali (browser, office, multimedia).
Server admin:
- Backup snapshot dei volumi/VM.
- Pianifica finestra di manutenzione.
- Verifica compatibilità dei servizi critici (web server, DB, container).
- Prepara piano di rollback (snapshot o backup completo).
Piccola metodologia consigliata per un upgrade sicuro
- Pianifica: scegli la data, comunica downtime.
- Backup: esegui e verifica il ripristino.
- Pre-check: spazio, repo, pacchetti critici.
- Esegui upgrade con
preupgradeo ISO. - Verifica servizi e log (
journalctl -p err -b). - Aggiusta driver e repo esterni.
- Documenta il processo e i cambiamenti.
Quando preferire la reinstallazione pulita
- Sistema molto vecchio o con molti pacchetti obsoleti.
- Problemi irrisolvibili dopo tentativi di upgrade.
- Necessità di cambiare layout di partizioni o file system di root (es. passare a Btrfs con configurazione specifica).
Decisione guidata per scegliere il metodo
flowchart TD
A[Inizio: vuoi aggiornare Fedora?] --> B{Hai backup recente?}
B -- No --> C[Interrompi e fai backup]
B -- Sì --> D{Sistema è fortemente personalizzato?}
D -- Sì --> E[Valuta reinstallazione pulita o test in VM]
D -- No --> F{Preferisci semplicità di download?}
F -- Sì --> G[Usa preupgrade]
F -- No --> H[Usa DVD/ISO]
G --> I[Riavvia, verifica servizi]
H --> I
I --> J{Problemi dopo upgrade?}
J -- Sì --> K[Rollback dal backup o reinstallazione]
J -- No --> L[Fine: sistema aggiornato]Confronto pratico: preupgrade vs DVD
- Semplicità: preupgrade > DVD
- Robustezza: DVD >= preupgrade
- Tempo di download: preupgrade (meno) < DVD (intera ISO)
- Consumo di risorse: preupgrade richiede meno spazio temporaneo
Suggerimenti locali e note per l’Italia
- Se usi connessioni limitate, preferisci
preupgradeper scaricare meno dati. - Se l’azienda usa mirror interni, prepara il mirror della nuova release per evitare traffico verso l’esterno.
Risoluzione problemi comuni
- Boot dopo upgrade bloccato: avvia in modalità rescue e controlla
grube initramfs. - Pacchetti rimossi o mancanti: esegui
sudo dnf distro-synce reinstalla i pacchetti critici. - Servizi non avviati: leggi i log con
journalctle ripristina le unitàsystemdeventualmente modificate.
Domande frequenti rapide
Posso aggiornare da una release all’altra saltando una release?
- Sì, Fedora supporta spesso l’aggiornamento diretto tra release non consecutive, ma applica sempre le raccomandazioni ufficiali per la versione target.
È sicuro mantenere repository di terze parti?
- Disabilitali durante l’upgrade. Riattivali solo se sono disponibili versioni compatibili.
Conclusione
L’upgrade di Fedora può essere molto fluido se segui una procedura ordinata: backup, aggiornamento della release corrente, disabilitazione repo esterni, scelta del metodo (preupgrade o DVD/ISO) e controlli post-upgrade. Se il sistema è critico o estremamente personalizzato, valuta invece una reinstallazione pulita.
Raccomandazione finale: pianifica, fai backup e testa le procedure in ambiente di staging quando possibile.
Grazie per aver letto. Hai provato l’upgrade di Fedora? Condividi la tua esperienza nei commenti.