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Aggiornare Ubuntu 12.04 a Ubuntu 14.04 LTS

5 min read Guide. Aggiornato 19 Oct 2025
Aggiornare Ubuntu 12.04 a 14.04 LTS
Aggiornare Ubuntu 12.04 a 14.04 LTS

Questo articolo spiega passo dopo passo come aggiornare un server Ubuntu 12.04 LTS a Ubuntu 14.04 LTS. Esegui un backup completo, imposta Prompt=lts in /etc/update-manager/release-upgrades, quindi avvia do-release-upgrade. Testa i servizi e tieni pronto un piano di rollback.

Perché aggiornare a una LTS successiva

Le release .04 di Ubuntu pubblicate ogni due anni sono spesso LTS (supporto a lungo termine). Una LTS riceve aggiornamenti di sicurezza e correzioni fino a 5 anni. Questo significa stabilità per server di produzione ma anche la necessità di pianificare gli upgrade per ottenere nuove funzionalità o supporto hardware più recente.

1 Nota preliminare

Questa guida presuppone un’installazione base di Ubuntu 12.04 server. Assegna al sistema un IP statico. Negli esempi qui sotto uso 192.168.0.100 come indirizzo IP e server1.example.com come hostname. Adatta i valori al tuo ambiente.

Importante: prima di iniziare, esegui un backup completo dei dati su un dispositivo esterno (chiavetta USB, disco esterno o sistema di backup della rete).

2 Preparazione: controllo e backup

Checklist minima prima dell’upgrade:

  • Backup completo dei dati e delle configurazioni (file system e database).
  • Snapshot della VM o immagine disco se disponibile.
  • Elenco dei servizi critici e delle loro versioni.
  • Verifica dello spazio su disco (almeno qualche GB liberi nella /var e /tmp).
  • Accesso con un account con privilegi sudo o root.
  • Accesso fisico o console out-of-band se si tratta di server remoti.

Esempi di comandi utili per l’inventario e lo spazio:

df -h
uname -a
dpkg -l | grep -E "nginx|apache|mysql|postgres|php"

3 Aggiornare una release LTS alla successiva

Gli utenti di LTS possono aggiornare alla LTS successiva. Per farlo procedi come segue.

  1. Aggiorna i pacchetti correnti e installa il gestore aggiornamenti:
apt-get update
apt-get install update-manager-core
  1. Modifica il file /etc/update-manager/release-upgrades e assicurati che Prompt sia impostato su lts:
 vi /etc/update-manager/release-upgrades

Contenuto rilevante del file (lascia Prompt=lts):

# Default behavior for the release upgrader.

[DEFAULT]
# Default prompting behavior, valid options:
#
#  never  - Never check for a new release.
#  normal - Check to see if a new release is available.  If more than one new
#           release is found, the release upgrader will attempt to upgrade to
#           the release that immediately succeeds the currently-running
#           release.
#  lts    - Check to see if a new LTS release is available.  The upgrader
#           will attempt to upgrade to the first LTS release available after
#           the currently-running one.  Note that this option should not be
#           used if the currently-running release is not itself an LTS
#           release, since in that case the upgrader won't be able to
#           determine if a newer release is available.
Prompt=lts
  1. Avvia l’aggiornamento della distribuzione:
do-release-upgrade -d

Segui le istruzioni interattive. Ti verrà chiesto di confermare l’aggiornamento dei servizi e di sostituire o mantenere i file di configurazione. In genere, per un server di produzione, è preferibile esaminare le differenze e applicare manualmente le modifiche dopo l’upgrade.

Nota: l’opzione -d forza la ricerca di una nuova release disponibile. Se preferisci attendere la notifica standard, ometti -d.

4 Esempio di verifica dopo l’aggiornamento

Dopo il completamento, il sistema ti chiederà di riavviare. Al prompt di login controlla la release attuale:

cat /etc/lsb-release

Esempio di output:

root@server1:~$ cat /etc/lsb-release
 DISTRIB_ID=Ubuntu
 DISTRIB_RELEASE=14.04
 DISTRIB_CODENAME=trusty
 DISTRIB_DESCRIPTION="Ubuntu 14.04.1 LTS"
 root@server1:~$

Se vedi DISTRIB_RELEASE=14.04 e DISTRIB_DESCRIPTION con “14.04”, l’aggiornamento è avvenuto con successo.

5 Test post-aggiornamento e controllo dei servizi

Esegui questi controlli minimali subito dopo il reboot:

  • Verifica lo stato dei servizi principali:
service --status-all
systemctl status nginx   # o il servizio equivalente
  • Controlla i log principali per errori:
journalctl -b --priority=3
tail -n 200 /var/log/syslog
  • Verifica le versioni dei pacchetti critici:
nginx -v
mysql --version
php -v
  • Esegui test funzionali delle applicazioni (pagina web, API, job pianificati).

6 Piano di rollback e opzioni alternative

Rollback semplice: se disponi di uno snapshot della VM o di un’immagine disco, ripristina quello snapshot. Per server fisici, prepara un backup completo ripristinabile.

Rollback manuale senza snapshot è complesso e rischioso. Se non hai snapshot, valuta di ripristinare i file di configurazione e reinstallare i pacchetti della versione precedente, ma questa procedura può lasciare il sistema instabile.

Alternative all’upgrade in-place:

  • Deploy parallelo: crea un nuovo server con Ubuntu 14.04 e migra le applicazioni e i dati. Questo approccio riduce i tempi di inattività e facilita il rollback.
  • Containerizzazione: sposta componenti critici in container per isolare le dipendenze durante la migrazione.

7 Matrice dei rischi e mitigazioni

Rischio: perdita di dati Mitigazione: backup completo e test di ripristino

Rischio: servizio non avviabile dopo upgrade Mitigazione: snapshot o deploy parallelo, verifiche pre-aggiornamento

Rischio: incompatibilità di pacchetti Mitigazione: controllare la compatibilità delle versioni e pianificare aggiornamenti di dipendenze

8 Casi in cui l’upgrade fallisce o non è consigliato

  • Server con pacchetti non ufficiali o PPA critici non supportati dalla nuova release.
  • Applicazioni legacy non compatibili con librerie aggiornate.
  • Ambiente con restrizioni di sicurezza che impediscono l’accesso a repository esterni.

In questi casi considera un deploy parallelo o la containerizzazione per isolare le dipendenze.

9 Suggerimenti pratici e checklist operativa (Playbook rapido)

Prima dell’aggiornamento:

  • Backup completo e verifica di integrità del backup
  • Snapshot VM o immagine disco
  • Documentare servizi critici e porte
  • Notificare stakeholder e pianificare la finestra di manutenzione

Durante l’aggiornamento:

  • Eseguire apt-get update e installare update-manager-core
  • Impostare Prompt=lts in /etc/update-manager/release-upgrades
  • Eseguire do-release-upgrade -d e monitorare output
  • Rispondere con attenzione alle richieste su file di configurazione

Dopo l’aggiornamento:

  • Riavviare e verificare cat /etc/lsb-release
  • Testare i servizi e i log
  • Eseguire test funzionali e carico minimo

10 Glossario (1 linea per termine)

  • LTS: Long Term Support, rilascio con aggiornamenti di sicurezza per anni.
  • Snapshot: immagine puntuale dello stato di una macchina virtuale o disco.

11 Riferimenti utili

Riepilogo

Importante: esegui sempre un backup e, quando possibile, uno snapshot prima dell’upgrade. L’aggiornamento in-place è veloce ma richiede attenzione ai file di configurazione e ai servizi critici. Per ambienti sensibili valuta un deploy parallelo o l’uso di snapshot per permettere un rollback immediato.

Nota finale: se non sei sicuro della compatibilità dei tuoi pacchetti o se gestisci servizi mission-critical, prova prima l’upgrade in un ambiente di staging che rispecchi la produzione.

Autore
Redazione

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