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Comprimere file a dimensioni molto piccole

6 min read Strumenti Aggiornato 06 Oct 2025
Comprimere file a dimensioni molto piccole
Comprimere file a dimensioni molto piccole

Comprimere file molto grandi fino a dimensioni estremamente ridotte è possibile solo su contenuti non già compressi (es. testo, log, alcuni tipi di dati grezzi). Questo articolo spiega come usare FreeArc per ottenere compressioni molto elevate, quali file evitare, passaggi pratici e alternative quando il metodo non funziona.

Schermata di FreeArc che mostra l'interfaccia di compressione e le dimensioni dei file

Introduzione

Molte persone cercano modi per ridurre drasticamente lo spazio occupato da archivi o raccolte di file. In alcuni casi si ottiene una compressione estremamente alta (es. 1 GB → 1 MB), ma questo è realistico solo per dati altamente ridondanti o non compressi. Questo articolo illustra una procedura pratica con FreeArc, suggerimenti per massimizzare la compressione, limiti e alternative.

Importante: non esiste un “trucco magico” che ricomprime formati già compressi (JPEG, MP3, MP4, .zip, .rar, ecc.). Tentare di comprimere questi formati raramente produce benefici e può addirittura aumentare le dimensioni dell’archivio.

Che cos’è FreeArc

FreeArc è un programma di compressione che punta a ottenere rapporti di compressione superiori rispetto a strumenti come Zip o RAR, sfruttando algoritmi e filtri avanzati. Secondo l’articolo originale, la versione disponibile al momento è per sistemi a 32 bit; verifica la disponibilità di build aggiornate per 64 bit prima dell’uso.

Definizione rapida: rapporto di compressione = (dimensione originale) / (dimensione compressa).

Cosa funziona meglio e cosa evitare

  • Funziona bene su: file di testo non strutturati, database di testo, log, grandi file CSV, dump di codice sorgente, dati binari grezzi con ridondanza.
  • Non funziona (o fallisce) su: immagini già compresse (JPEG/HEIC), audio compresso (MP3, AAC), video compressi (MP4, MKV con codec compressi), archivi esistenti (.zip, .rar), file criptati.

Nota: alcuni formati raw di foto/video (RAW della fotocamera) o dati scientifici non compressi possono comprimersi molto bene.

Punti da ricordare per ottenere la massima compressione

  • Controlla che i file NON siano già compressi (JPEG, MP3, MP4, ZIP, RAR).
  • Evita di aggiungere file già in archivio (.zip, .rar) a un nuovo archivio; estraili prima.
  • Verifica la percentuale o il rapporto di compressione stimato prima di confermare.
  • Scegli il livello massimo di compressione nelle impostazioni.
  • Esegui la compressione su macchine con CPU sufficientemente potenti: livelli molto elevati richiedono più tempo e RAM.

Procedura passo-passo per ottenere una compressione elevata

Passaggi principali

  1. Scarica e installa FreeArc sul PC (cerca la versione ufficiale o mirror affidabili). Se non trovi un installer aggiornato, valuta alternative moderne.
  2. Individua il file o la cartella che vuoi comprimere.
  3. Clic destro sul file/cartella; nel menu contestuale scegli FreeArc → “Aggiungi all’archivio”.
  4. Nella finestra di creazione dell’archivio, scegli il formato contenitore se disponibile (es. .arc) e dai un nome all’archivio.
  5. Vai alla scheda Compressione (Compression) e seleziona il livello massimo disponibile (“compression level” o equivalente) e attiva eventuali filtri di pre-elaborazione.
  6. Controlla le opzioni avanzate: filtri per testo, dizionari maggiori, memoria condivisa; aumentare questi parametri può migliorare il rapporto ma richiede risorse.
  7. Conferma con OK e attendi: la durata dipende da CPU, RAM e dimensione dei dati.

Importante: fai prima una prova su una piccola porzione di dati per valutare durata e risultato.

Suggerimenti pratici e parametri utili

  • Aumenta il dizionario di compressione quando lavori con file ripetitivi o molto ridondanti.
  • Abilita filtri specifici (se disponibili) per testo, numeri o file binari: i filtri pre-elaborano i dati per renderli più comprimibili.
  • Se lavori su molti file piccoli, crea prima un unico archivio non compresso (concatenazione) o una cartella e poi comprimi; l’aggregazione migliora spesso la compressione.
  • Se l’archivio dovrà essere trasferito via rete, verifica la compatibilità del formato con il sistema di destinazione.

Quando la compressione fallisce o non conviene

  • File già compressi: JPEG, PNG con compressione avanzata, MP3, MP4, archivi esistenti. Il risultato sarà al più marginale o nullo.
  • File criptati o binari casuali: la compressione non rileva ridondanza.
  • Requisiti di tempo/CPU troppo elevati: se hai limiti di tempo, usare impostazioni “massime” può non valere l’attesa.

Esempio pratico: provare a comprimere una cartella contenente esclusivamente MP3 di alta qualità solitamente non riduce quasi nulla e consuma molte risorse.

Alternative e confronto rapido

  • 7-Zip (LZMA2): ottimo compromesso tra compressione e compatibilità; disponibile in 64 bit.
  • Zstandard (zstd): velocità elevata e buone percentuali a impostazioni medie; ottimo per trasferimenti.
  • Brotli: ottimo per testi e contenuti web.
  • P7Zip/PeaZip: interfacce alternative che integrano vari algoritmi.

Scegli lo strumento in base a: tipo di dato, risorse hardware e compatibilità con destinatari.

Controllo di qualità: come verificare i risultati

  1. Esegui una compressione di prova su un subset rappresentativo dei dati.
  2. Annota dimensione originale e dimensione compressa; calcola rapporto e percentuale risparmio.
  3. Estrarre l’archivio e verificare integrità dei file (controllo hash o apertura dei file campione).
  4. Valuta tempo impiegato e consumo RAM/CPU.

Criteri di accettazione: l’archivio deve estrarre senza errori e mantenere la stessa funzionalità dei file originali.

Checklist rapida prima di comprimere

  • I file non sono già compressi?
  • Hai spazio temporaneo sufficiente su disco?
  • Hai risorse CPU/RAM adeguate per il livello scelto?
  • Hai effettuato un test su un campione?
  • Hai verificato compatibilità del formato con il destinatario?

Rischi e mitigazioni

  • Rischio di perdita temporanea di accesso: se la compressione fallisce a causa di spazio insufficiente, assicurati di avere backup.
  • Rischio di corruzione: controlla checksum prima e dopo; mantieni copia dei dati originali fino a verifica completa.
  • Privacy: non comprimere dati sensibili su macchine non sicure; preferire archivi cifrati se necessario.

Note di compatibilità

  • FreeArc (versione citata) è stata indicata come disponibile per 32 bit. Verifica sempre se esistono build 64 bit o alternative equivalenti prima di procedere su sistemi moderni.
  • Per trasferimenti cross-platform, preferisci formati diffusi come .zip, .7z o archivi creati con strumenti che il destinatario può aprire.

Esempi di casi d’uso

  • Backup di log compressi: ottimo risparmio quando i log sono testuali e ripetitivi.
  • Archiviazione di dump di database testuali.
  • Compressione di file CSV o JSON di grandi dimensioni prima di archiviazione a lungo termine.

Risorse e file di prova

Nel testo originale è citato un file di test “1GB to 1MB”. Se vuoi riprodurre la prova, scarica un file di test rappresentativo (non fornito qui) e verifica i risultati localmente dopo aver installato FreeArc o un’alternativa.

Riepilogo

  • La compressione estrema è possibile ma dipende dal tipo di dato.
  • Evita di comprimere file già compressi.
  • Testa sempre su piccoli campioni prima di processare set grandi.
  • Valuta alternative moderne (7-Zip, zstd) se FreeArc non è disponibile o compatibile.

Importante: esegui sempre backup prima di operazioni di massa.

Autore
Redazione

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