Tim Cook: è meglio imparare a programmare che l'inglese come seconda lingua

Sintesi della dichiarazione di Tim Cook
In una video-intervista con il media francese Konbini, Tim Cook, CEO di Apple, ha affermato che imparare a programmare è più utile per gli studenti rispetto all’apprendimento dell’inglese come seconda lingua. Cook ha detto che il coding è «una lingua che ti permette di esprimerti a 7 miliardi di persone» e che dovrebbe essere obbligatorio in tutte le scuole pubbliche del mondo.
Cook ha aggiunto che la programmazione non è destinata solo agli informatici: stimola la creatività, favorisce l’approccio sperimentale e aiuta studenti di ogni disciplina a inventare soluzioni nuove. Ha citato inoltre Swift, il linguaggio di programmazione sviluppato da Apple, come esempio di strumento accessibile che tutti dovrebbero conoscere.
«Se fossi uno studente francese di 10 anni, sarebbe più importante imparare a programmare che l’inglese.»
Contesto e dati rilevanti
- Un rapporto di Glassdoor citato nella discussione segnala che più di un terzo dei lavori più pagati negli Stati Uniti richiedono qualche competenza di programmazione.
- La spinta verso l’Internet of Things (IoT) e la diffusione della tecnologia suggeriscono che le competenze di coding resteranno richieste in futuro.
Nota: non vengono inventate statistiche oltre a quanto riportato da fonti citate.
Perché Cook pensa questo: punti chiave
- Linguaggio universale: la programmazione consente di creare strumenti usati globalmente.
- Creatività e sperimentazione: il coding favorisce il test rapido di idee e prototipi.
- Trasversalità: competenze utili non solo agli sviluppatori, ma anche a designer, scienziati e imprenditori.
Controesempi e limiti della tesi
- Il coding non sostituisce le lingue umane per rapporti diplomatici, letteratura, o sensibilità culturale.
- In contesti locali, la padronanza della lingua nazionale e di legami sociali può essere più immediatamente utile.
- Alcune carriere richiedono competenze soft (comunicazione, negoziazione) che non si acquisiscono solo con il coding.
Important: la raccomandazione di Cook è pensata come priorità educativa, non come esclusione dell’apprendimento linguistico.
Approcci alternativi e complementari
- Alfabetizzazione digitale: nozioni base su sicurezza, privacy, uso critico delle fonti.
- Pensiero computazionale: abilità di scomporre problemi e costruire algoritmi senza entrare nei dettagli di un linguaggio.
- Multidisciplinarità: combinare coding + arti/umanesimo per progetti creativi.
Mini-metodologia per introdurre il coding in scuola primaria
- Età 6–8: concetti base con giochi unplugged (sequenze, cicli semplici).
- Età 8–11: ambienti visuali (es. blocchi logici, robotica educativa).
- Età 11–14: introduzione a un linguaggio semplice (es. Scratch, poi Python o Swift Playgrounds).
- Età 14+: progetti reali, controllo versione, test e collaborazione.
Role-based checklist
- Studenti: pratica 30–60 minuti settimanali, crea piccoli progetti, partecipa a hackathon scolastici.
- Insegnanti: formazione continua, laboratori pratici, valutazione tramite progetti.
- Policy maker: integrare il coding nel curriculum ufficiale, finanziare formazione docenti.
- Genitori: incoraggiare il gioco educativo, non solo lezioni frontali.
Modelli mentali utili
- Linguaggio come strumento: il codice è uno strumento per costruire, non solo una disciplina teorica.
- Layering: dividere competenze in livelli (concetti, strumenti, applicazioni).
- Prototyping rapido: piccole iterazioni portano a apprendimento più veloce.
Glossario rapido
- Programmazione: scrivere istruzioni che un computer esegue.
- Swift: linguaggio di programmazione creato da Apple, usato per app iOS e macOS.
- IoT: Internet of Things, dispositivi connessi in rete.
Quando il coding non basta
- Per lavori che richiedono interazione umana intensa (psicologia clinica, mediazione culturale) il codice è un complemento, non la competenza principale.
- In regioni con accesso limitato a internet o dispositivi, priorità pratiche come infrastrutture e alfabetizzazione di base devono venire prima.
Implicazioni per il sistema scolastico
- Curriculum: introdurre il coding come materia trasversale e pratica.
- Formazione insegnanti: investire in corsi pratici e risorse didattiche.
- Equità: garantire accesso a dispositivi e connettività per non aumentare il divario digitale.
Esempi pratici di attività scolastiche
- Progetto: realizzare una semplice app che risolva un problema locale (es. calendario mensa).
- Challenge: 1 settimana per costruire un prototipo con feedback degli utenti.
- Collaborazione: team misti (coders + studenti di arte) per creare interfacce e contenuti.
Short announcement (100–200 parole)
Tim Cook ha dichiarato che la programmazione dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole pubbliche, sostenendo che il coding è una lingua globale capace di abilitare innovazione e creatività. Cook ha detto che, se fosse uno studente di 10 anni, preferirebbe imparare a programmare piuttosto che l’inglese come seconda lingua, pur senza sconsigliare lo studio delle lingue straniere. La sua opinione sottolinea la necessità di integrare competenze digitali e pensiero computazionale nei sistemi educativi, con attenzione alla formazione degli insegnanti e all’accesso equo alle risorse.
Note finali e raccomandazioni
- Integrare il coding come competenza fondamentale, ma non a scapito dell’educazione linguistica e civica.
- Misurare l’impatto con progetti pilota e scalare le soluzioni che funzionano.
Riepilogo:
- Il coding è estremamente utile e trasversale.
- Non sostituisce la comunicazione umana o le competenze sociali.
- Le scuole devono bilanciare tecnologie e competenze umanistiche per preparare al meglio gli studenti.
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